Dall’11 al 18 maggio 2008, in occasione dell’ultima settimana d’apertura della mostra Luca Vitone. Ovunque a casa propria la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta il progetto Futuro ritorno, un’installazione sonora concepita dall’artista per la città, realizzata in collaborazione con i Mediatori Museali del museo e che verrà installata alla GAMeC e in quattro punti di Bergamo, dislocati tra Città Alta e Città Bassa.
Il progetto è stato realizzato in esclusiva per la GAMeC, che ha ospitato la retrospettiva di Vitone come terza e ultima tappa della mostra itinerante, nata dalla collaborazione con il Casino Luxembourg e l’O.K Centrum für Gegenwartskunst di Linz. Inoltre, è la prima volta che un artista collabora con i Mediatori Museali della GAMeC nella realizzazione di un progetto unico, carico di potenziale umano e simbolico.
I mediatori museali sono migranti, attualmente residenti a Bergamo, formati dal museo attraverso un corso, al fine di portare i propri connazionali alla scoperta dell’arte contemporanea effettuando visite guidate in lingua madre. Evitando le difficoltà e le mistificazioni delle traduzioni e valorizzando le diversità culturali, la GAMeC si pone come luogo di cittadinanza culturale attiva e partecipata. Il progetto, primo del suo genere in Europa, è stato sviluppato dai Servizi Educativi del museo che, da dieci anni ormai, lavorano avendo come obiettivo quello di rendere il patrimonio culturale accessibile da chiunque; il museo, in questo senso, lavora per cercare di mettere in pratica quanto sancito dall’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, in cui viene sottolineato il diritto, per ogni cittadino, di godere dei Beni Culturali.
Vitone ha sempre posto al centro del suo lavoro la relazione tra il proprio luogo di origine e l’identità, all’interno di una pratica che intreccia rigore concettuale, poesia, folklore e storia. Da qui prendono spunto sia la mostra alla GAMeC – 13 opere che indagano il senso di appartenenza in tutte le sue declinazioni – sia il progetto Futuro ritorno, una raccolta di interviste in forma di CD, in cui i Mediatori Museali e altri loro connazionali sono stati chiamati a svelare all’artista come e, soprattutto, se immaginano il proprio ritorno nella loro terra di origine. Nei circa 70 minuti che compongono il CD, si collegano storie di persone provenienti da tutto il mondo e dalle realtà politiche e sociali più differenti, che tutte insieme creano il sentimento di una moderna Odissea, una narrazione carica di suggestioni, un viaggio nella memoria, nella speranza e nel futuro.
Ciascuna traccia sonora è intitolata con il nome e il cognome della persona intervistata, senza indicarne il luogo d’origine, a sottolineare l’universalità del tema del viaggio e della ricerca della stabilità.
L’iniziativa, inoltre, è realizzata in coincidenza con la Giornata Mondiale dei Musei promossa dall’ICOM, associazione che dal 1977 è attiva nel tentativo di creare occasioni d’incontro tra pubblico e realtà Museali, con l’obiettivo di ri-definire costantemente il ruolo dei musei nelle società in cui operano. La GAMeC – aderendo alla visione di museo sostenuta dall’ICOM come mezzo importante di scambio culturale, di sviluppo e di cultura della pace e della comprensione – propone il progetto di Luca Vitone all’interno dell’edizione di quest’anno, il cui tema è proprio “I musei come agenti di cambiamento sociale e sviluppo”. Come spesso accade, la GAMeC attiva processi creativi che superano i confini del museo per portare l’arte contemporanea e i linguaggi della creatività del presente a contatto con le necessità della vita quotidiana e comune.