Prosegue la solida collaborazione tra la GAMeC e la Casa Circondariale di Bergamo, nata nel 2006 in nome di un’educazione al patrimonio in grado di abbattere confini e che ha visto, di anno in anno, il coinvolgimento di associazioni e di privati cittadini.
Anche in occasione della mostra Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione, in visione fino al prossimo 13 febbraio, la Galleria ha attivato un dialogo con la Casa Circondariale di Bergamo e il mondo della scuola. Un progetto nato dall’assunzione di quanto afferma l’articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: “Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici”.
Da qui deriva l’attenzione che da sempre la GAMeC riserva ai pubblici fragili, vulnerabili, o in situazione detentiva.
La mostra, a partire dal titolo – portatore di speranza, recupero e trasformazione dell’esistenza – è stata spunto di riflessione per i detenuti e fulcro di un percorso curato dall’artista ed educatrice museale Clara Luiselli, che ha lavorato con la sezione penale della Casa Circondariale della città attraverso laboratori che hanno trattato i processi chimici e fisici indagati dalle artiste e dagli artisti presenti in mostra.
Ne sono nati elaborati di qualità e un breve video, che dal 16 al 22 dicembre saranno raccontati al pubblico e ai gruppi scolastici in visita dagli alunni della classe 4F del Liceo Linguistico “Giovanni Falcone” di Bergamo.
Gli studenti sono stati coinvolti in un percorso di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) in qualità di “mediatori” verso i propri compagni, e hanno incontrato i detenuti per ricevere indicazioni e suggerimenti al fine di portare la loro voce fuori dalla Casa Circondariale, in stretta relazione con alcune delle opere in mostra, che sono state virtualmente presentate in carcere.La piccola esposizione, allestita negli spazi dei Servizi Educativi, è accessibile gratuitamente al pubblico negli orari di apertura del museo, presidiata ogni giorno dalle 15:00 alle 18:30 dalle studentesse e dallo studente della 4F del Liceo Linguistico “Giovanni Falcone”, disponibili a illustrarla a visitatrici e visitatori interessati.