Dal 2 al 15 ottobre 2017 la GAMeC di Bergamo è lieta di presentare Solar Wind di Laurent Grasso, progetto vincitore della quinta edizione di Meru Art*Science Award, riconoscimento promosso in collaborazione con Fondazione MERU/ Medolago-Ruggeri per la ricerca biomedica e con Associazione BergamoScienza che premia e sostiene il lavoro di un artista che intende sottolineare con la propria ricerca il legame tra arte e scienza.

Solar Wind – ospitato all’interno dello Spazio Zero della GAMeC – è un progetto video che pone in stretto contatto lo spettatore con la superficie solare, e che si propone di esplorare la relazione ambivalente che l’uomo ha con il sole, che rappresenta una fonte di vita ma, al tempo stesso, un potenziale pericolo.

Il carattere immaginifico tipico delle scoperte scientifiche relative alle tempeste solari e alla meteorologia spaziale ha spinto Laurent Grasso – il cui lavoro ruota attorno ai concetti di scienza, fede e illusione – a interessarsi a questo ambito di ricerca. Tali fenomeni hanno suscitato un’attenzione internazionale nel momento in cui le autorità statunitensi hanno reso pubblico – nell’ottobre 2015 – il National Space Weather Action Plan (il Piano d’azione nazionale relativo alla meteorologia spaziale), uno studio che intendeva promuovere su scala mondiale una politica attiva di ricerca e sviluppo in questo campo.

Solar Wind ricorda le tempeste geomagnetiche che nel 1989 causarono un blackout in Canada, e ci permette di affrontare le nostre paure moderne attraverso l’attivazione di una stretta connessione tra i venti solari – che rappresentano l’ignoto – e il loro potenziale impatto sulla Terra.

Il lavoro presentato alla GAMeC riprende la prima versione del progetto, che dal 2016 è proiettato su due silos del cementificio Ciments Calcia di Parigi, quale opera d’arte permanente.
Il video è un’estensione dell’installazione parigina, e funziona secondo gli stessi principi: attraverso un algoritmo appositamente sviluppato per la mostra con la collaborazione del Centre national d’études spatiales (CNES), esso crea una variopinta mappa dell’attività del vento solare ottenuta dalle fluttuazioni del colore e della luce, che la traducono visivamente in tempo reale, trasmettendola direttamente sulla Terra.
Inoltre, entrando in contatto con il vento solare, gli oggetti che gravitano nel cosmo e che si avvicinano la Terra aggiungono ulteriori dettagli all’opera.

Per la realizzazione di Solar Wind, Laurent Grasso ha collaborato con L’Observatoire de l’Espace, il laboratorio di arte e scienza del CNES, che lo ha aiutato a identificare i dati scientifici di cui aveva bisogno al fine di creare l’algoritmo che potesse rispondere in tempo reale ai dati raccolti dagli scienziati. In particolare, per il formato video realizzato per la V edizione di MERU ART*SCIENCE AWARD è stato appositamente progettato un nuovo software di elaborazione dei dati.

Sebbene lo scopo scientifico di Solar Wind sia indiscutibile, l’artista ha sviluppato questo progetto tenendo innanzitutto presente la sua forza poetica e attrattiva.

Solar Wind sarà in visione dal 2 al 15 ottobre 2017 quale parte della programmazione della XV edizione di BergamoScienza, tra i più importanti festival scientifici internazionali che quest’anno si svolge dal 30 settembre al 15 ottobre.

L’opera entrerà a far parte della Collezione Permanente del museo e degli archivi della Fondazione MERU e dell’Associazione BergamoScienza.