Dal 25 maggio la GAMeC presenta la seconda edizione di Art Academy, la piattaforma online nata per incentivare il dialogo con il pubblico appassionato d’arte e dedicata alla formazione di persone giovani e adulte.

Via coi Trenta. Trent’anni di GAMeC e di arti visive si svolge in concomitanza con l’anniversario della nascita del museo e si concentra sulle ricerche artistiche degli ultimi tre decenni e su alcune tematiche indagate dalla mostra La Collezione Impermanente #3.0.: dall’arte come critica sociale alla metamorfosi degli oggetti; dalla sperimentazione di forme e spazi architettonici all’attenzione all’umano; dall’opera come prodotto della relazione con il pubblico alla natura morta.

Relatori del corso sono Lorenzo Balbi, direttore del museo MAMbo di Bologna; Manuela Bandini, architetta ed educatrice museale GAMeC; Giacinto Di Pietrantonio, critico d’arte e curatore; Mariola Peretti, architetta; Sara Tonelli, coordinatrice della mediazione in Pirelli HangarBicocca ed educatrice museale GAMeC; Andrea Zucchinali, autore e ricercatore presso l’Università degli Studi di Bergamo e La Sorbona di Parigi.

Prendendo spunto dalle opere di Berlinde De Bruyckere, Gianfranco Ferroni, Sol LeWitt, Cesare Pietroiusti, Sislej Xhafa e Chen Zhen esposte in mostra, che costituiscono punti di partenza preziosi per riflessioni di ampio respiro, gli incontri mettono al centro grandi temi che hanno caratterizzato la storia dell’arte degli ultimi trent’anni, con uno sguardo che scavalca i confini del nostro Paese per andare alla scoperta di affinità nella poetica e nella ricerca con esperienze internazionali, a riprova di un comune sentire su alcune modalità di lettura del mondo, della storia, degli oggetti.

Si parte con un affondo sul tema della critica sociale, dell’istanza etica, degli attraversamenti tra arte e politica successivi al “secolo breve”, analizzando prese di posizione coraggiose e irriverenti.
Il secondo incontro verte sull’attribuzione di nuovi significati a oggetti di uso quotidiano, che a volte assumono forme quasi liturgiche: ne nascono opere, video e installazioni che raccontano le persone, onorano il lavoro dell’uomo, la sua capacità di investire la realtà di significati simbolici e metaforici.
Il terzo approfondimento nasce dalla sala Aniconismi – che alla fine di maggio sarà interamente riallestita – e si concentrerà sulle texture, sui pattern, sulle composizioni e sulle scelte formali che, a partire dalle suggestioni della ricerca astratta, geometrica e gestaltica, hanno influenzato l’architettura nel suo dialogo con spazi, funzioni e persone.
Il quarto appuntamento analizza i modi in cui l’arte ha provato a raccontare – ora con discrezione, ora con tensione epica – la fragilità dell’uomo, la sua capacità di affrontare la vita, le sue speranze e le sue ferite, temi che connotano la ricerca contemporanea di molti artisti e artiste.
Il quinto incontro verte sullo snodo cruciale della relazione, punto d’attenzione di numerose pratiche artistiche che chiedono all’individuo o alla collettività di partecipare ai processi creativi, a volte non senza ambiguità, spesso con risultati spiazzanti, tra opere e gesti.
Il corso si chiude con il tema, mai superato, della natura morta, rivisitato attraverso tecniche sperimentali; modificando la concezione di “teatro degli oggetti”, esso diviene terreno di sperimentazione di una poetica ora di nostalgia, ora di sospensione del tempo e di meditazione su spazi e forme.

Gli incontri si svolgeranno sulla piattaforma Zoom, il mercoledì sera dalle 20:45 alle 22:15.

CALENDARIO

25 maggio
Giacinto Di Pietrantonio
ContraltArte. Artisti e critica della società da Xhafa e Abdessemed a Żmijewski

1 giugno
Sara Tonelli
La liturgia del quotidiano e la metamorfosi degli oggetti da Chen Zhen, Louise Bourgeois e Sheela Gowda

8 giugno
Mariola Peretti
Aniconismi e porosità interdisciplinari da LeWitt e Zumthor a Herzog & de Meuron

15 giugno
Manuela Bandini
L’umanità alla prova come ponte teso sull’abisso da Berlinde De Bruyckere a Mona Hatoum

22 giugno
Lorenzo Balbi
Connessione, relazione e partecipazione: l’arte in dialogo con la collettività

29 giugno
Andrea Zucchinali
Il Teatro degli Oggetti e le declinazioni della natura morta nel terzo millennio: da Gianfranco Ferroni a Maurizio Cattelan