La GAMeC di Bergamo presenta Ginnastica Oculare, la prima personale in un’istituzione italiana dell’artista Meris Angioletti.
L’intera mostra – composta da tre lavori tutti creati per l’occasione e commissionati dalla GAMeC – è un’esplorazione dei meccanismi della memoria, dal dato puramente mnemonico fino ad aspetti immaginifici e legati alla finzione letteraria e alla rappresentazione teatrale. Un viaggio a più dimensioni all’interno di questo processo, declinato attraverso molteplici mezzi espressivi, dall’installazione al video fino al sonoro.

Il primo lavoro in mostra ha per titolo 6 S. Kracauer, Il romanzo poliziesco. Un trattato filosofico, trad. it. di R. Cristin, Roma, Editori Riuniti 1984, pp. 40-41, e ha come soggetti tre racconti di Edgar Allan Poe, tratti dalla raccolta sul raziocinio. In questa trilogia compare il detective Auguste Dupin, da cui avrebbe tratto ispirazione Arthur Conan Doyle per la creazione di Sherlock Holmes, e a cui viene fatto risalire lo stereotipo narrativo del detective moderno, che ricostruisce logicamente un fatto a partire delle tracce rinvenute sul luogo del delitto. Le pagine dei tre racconti sono state stampate in modo da rendere visibile la struttura narrativa del romanzo poliziesco: nella prima pagina dell’intervento dell’artista – che sarebbe poi l’ultima di ciascun testo – troviamo tutto il racconto stampato per sovrapposizioni, in un groviglio di caratteri tipografici impossibili da decifrare. A mano a mano che le pagine scorrono uno strato è sottratto, in modo che l’ultima pagina sia l’unica realmente leggibile e coincida con l’inizio del racconto, come se mano a mano gli indizi fossero stati composti tra loro e la scena del crimine resa intelligibile. In mostra il libro sarà assente, mentre saranno visibili le lastre tipografiche utilizzate per la sua stampa, come se queste ultime conservassero la traccia dell’esecuzione del libro stesso.

Il secondo lavoro in mostra è un lavoro sonoro, disponibile come traccia da ascoltare utilizzando le audio-guide messe a disposizione del pubblico per le visite assistite alle mostre e che possono essere richieste all’accoglienza. Il titolo di quest’opera sonora è 28 marzo 2009, Hotel Hilton, Milano, e coincide con il luogo e il giorno della registrazione. Durante le sue ricerche sui meccanismi della memoria, Meris Angioletti si è imbattuta in Gianni Golfera, un uomo dotato di una memoria prodigiosa, e al quale ha chiesto di memorizzare una sequenza di 200 numeri dopo la virgola del pi greco, dopo averli ascoltati una sola volta. L’artista ha scelto il pi greco perché è un numero di cui non si conoscono i confini e in continua evoluzione, a cui si aggiungono sempre nuove cifre ma che resta indefinibile.
Il metodo usato da Golfera per memorizzare i numeri si basa sulla creazione di immagini mentali, in cui i numeri sono trasformati in lettere e conseguentemente in azioni. Nel video che costituisce l’ultimo lavoro in mostra, le immagini mentali di cui Golfera si è servito per memorizzare la sequenza di 200 cifre sono state consegnate a un gruppo di mimi che le ha messa in scena, creando così una pantomima che è l’analogo visivo di qualcosa che non possiamo vedere, cioè il meccanismo mnemonico alla base del lavoro sonoro.

Ginnastica Oculare è una mostra fatta di indizi e di misteri, in cui la memoria compare sotto varie sembianze, e in cui la matematica come regno delle infinite possibilità si sovrappone alla finzione letteraria come metafora dell’indagine psichica.
La mostra è parte di una collaborazione con la Fondazione Galleria Civica-Centro di Ricerca sulla Contemporaneità di Trento, che ospita una seconda mostra di Meris Angioletti nell’autunno del 2009, a cura di Andrea Viliani. Le due mostre, pur nella loro autonomia, si integrano come episodi complementari di uno stesso progetto espositivo e narrativo.

Si ringrazia: Galleria Tiziana Di Caro, Salerno.