Nell’ambito di Hoysteria, prima personale di Oscar Giaconia in un’istituzione museale italiana, sabato 23 febbraio 2019 la GAMeC ospiterà un’operazione di trucco prostetico a cura di Vittorio Sodano, cui seguirà una serie di azioni – definite “appostamenti” – messe in scena in funzione di una rielaborazione e decostruzione pittorica alla base del prossimo ciclo di Giaconia, Unimog Painting Dystopia.

L’evento si svolge durante l’ultimo weekend di apertura della mostra, e segna un nuovo confronto tra l’artista e Vittorio Sodano, truccatore prostetico due volte nominato all’Oscar – per Apocalypto di Mel Gibson e per Il divo di Paolo Sorrentino –, dopo l’esperienza del 2016 nell’ambito della mostra Green Room (BACO, Bergamo).

In occasione della performance alla GAMeC, Sodano trasformerà Giaconia in uno stregone-pastore durante un’elaborata sessione di trucco prostetico visibile al pubblico sin dalla mattinata: a partire dalle 10:00, i visitatori della mostra avranno infatti la possibilità di assistere alla lenta “metamorfosi” dell’artista.
A conclusione di questa prima fase, dalle ore 15:00, l’artista inizierà a interagire con differenti personaggi: sentinelle, disinfestatori e giocatori-soldati occuperanno lo Spazio Zero della GAMeC muovendosi tra Calabiyau, l’imponente tassidermia di un tubo fognario posta al centro della stanza, e la ricostruzione in legno di un vecchio capanno ricoperto di salpa, materiale derivato dal cuoio che “contamina” l’intera mostra.

L’azione proseguirà scandita in 4 differenti atti/”ritornelli”: Sentinelle / I parassiti verdi; Disinfestatori in fumo; Backboardgame e Danza macabra.

Il materiale di documentazione prodotto durante l’intera operazione funzionerà come “rovina dis-funzionale” per Unimog Painting Dystopia, il prossimo ciclo pittorico di Oscar Giaconia.