In concomitanza con l’apertura delle celebrazioni per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura è stato presentato alla città il progetto Lights on dei designer Objects of Common Interest, appositamente pensato per la Piazza della Libertà di Bergamo.

L’installazione Lights on, selezionata nell’ambito di un contest internazionale lanciato da Confindustria Bergamo, Comune di Bergamo e GAMeC, veste Piazza della Libertà con un intervento temporaneo orientato a interpretare il tema della capitale della cultura “La Città Illuminata”.
Interamente sostenuto da Confindustria Bergamo, il progetto combina il carattere iconico dell’elemento scultoreo che interagisce con la facciata del Palazzo della Libertà a un’esigenza di partecipazione comunitaria, andando a creare uno spazio accogliente e funzionale per tutti coloro che vivranno la piazza in questo anno di celebrazioni.

L’opera coinvolge lo spazio pubblico su molteplici livelli e si fonda su tre concetti chiave: riutilizzare, riattivare, rinnovare. Il progetto nasce dalla volontà di rielaborare il rapporto tra la comunità e le risorse che essa già possiede, e di proporre soluzioni innovative a partire dal patrimonio della città e del territorio.

Fulcro dell’intervento è un’imponente scultura luminosa, un’opera d’arte sinuosa e all’apparenza morbida, ma in realtà molto robusta, posta in stretta connessione con l’architettura del palazzo che affaccia sulla piazza.

La fontana presente al centro della piazza potrà essere osservata da un’inedita prospettiva ravvicinata, grazie a una pavimentazione sopraelevata – una sorta di “collina” – realizzata con pneumatici riciclati che consentirà una visione panoramica dell’intera area.

Completa l’allestimento una serie di sedute realizzate con marmi policromi recuperati e resina riciclata.

Tutti i componenti di Lights on – la scultura di luce, le sedute, la pavimentazione – sono posti in dialogo con il contesto urbano, e vanno a costituire un’opera d’arte pubblica che favorisce l’interazione della comunità.
Ciascun elemento è stato concepito per essere riciclato e riutilizzato. Sia gli elementi luminosi, sia le sedute potranno essere infatti riassemblati con modalità differenti e in altri contesti.

“Con questa installazione – afferma la designer Eleni Petaloti – abbiamo pensato di riattivare uno spazio pubblico che appariva sottoutilizzato trasformandolo in un ambiente più vivo, in una piazza della “città illuminata” che sia di ispirazione e porti gioia a chi la abita. Abbiamo inoltre sviluppato il tema del rapporto fra la comunità e le sue risorse naturali, valorizzando una città che “inventa” basandosi su ciò che già possiede, traendo soluzioni dal proprio passato e dal proprio patrimonio culturale”.

“Tecnologia, visione del futuro, attenzione alla sostenibilità – sottolinea Giovanna Ricuperati, Presidente di Confindustria Bergamo – sono alcuni degli elementi chiave dell’installazione di Piazza della Libertà, simbolo di un territorio aperto al dialogo e alle contaminazioni, sensibile al contributo dei linguaggi dell’arte e della cultura che individua nell’approccio innovativo ad ampio raggio il suo principale motore di crescita”.

“Lights on
 – prosegue il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – rappresenta al grande pubblico alcuni dei valori e temi più caratterizzanti della Città Illuminata: l’animo industrioso del territorio, il suo tessuto creativo e imprenditoriale, la spinta all’innovazione e al rinnovamento propri della nostra identità. Dall’altra parte, consente alla città di accendere la luce su una piazza che durante il 2023 allargherà il “centro” cittadino grazie alla cultura, con il restauro di Palazzo della Libertà e la sua destinazione a luogo di eccellenza culturale in base all’accordo che il Comune ha stretto con l’Agenzia del Demanio. Si crea così un dialogo fitto tra il sistema del centro piacentiniano, il teatro Donizetti, il nuovo Diurno e Piazza della Libertà.  A Confindustria va il ringraziamento per il suo impegno per la Capitale della Cultura e per la città”.

“Gli Objects of Common Interest hanno creato un’opera modulare riconfigurabile, imbastendo un dialogo con la città che va al di là della singola esperienza della Capitale Italiana della Cultura – conclude Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC – L’installazione, oltre che da una lettura del contesto di Piazza della Libertà e dalla volontà di aprire nuove possibilità di fruizione di questo specifico spazio pubblico, nasce infatti dall’idea di una possibile rigenerazione molteplice del manufatto. In futuro, quando sarà riallestita, Lights on potrà aprire nuovi sguardi su nuovi contesti, integrarsi con altri ambienti e architetture, illuminandole”.


Lo studio Objects of Common Interest è composto da Eleni Petaloti e Leonidas Trampoukis, che vivono e lavorano tra Atene e New York. Architetti di formazione ma designer di prima occupazione, la loro ricerca si concentra sulla capacità di creare ambienti e oggetti esperienziali attraverso un’elaborazione concettuale della materia e un approccio intuitivo alla forma.
I loro progetti sono stati esposti in istituzioni, gallerie e fiere d’arte e di design, e hanno presentato mostre personali in istituzioni quali il Museo Noguchi di New York, il Museo del Design di Bruxelles, la Biennale di Architettura di Venezia e il Salone del Mobile di Milano. Tra i nominati nella categoria “Designer dell’anno” per i Dezeen Awards 2022, hanno vinto il Wallpaper* Design Award 2022 e il Design Prize 2021 nella categoria “sperimentazione”.