Progettato e condotto da Clara Luiselli, Artista ed Educatrice museale GAMeC

[…] Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande.
Perché io sono io, e perché non sei tu?
Perché sono qui, e perché non sono lí?
Quando é cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole, é forse solo un sogno? Non é solo l’apparenza di un mondo davanti a un mondo, quello che vedo, sento e odoro?
C’é veramente il male e gente veramente cattiva?
Come puó essere che io, che sono io, non c’ero prima di diventare?
E che un giorno io, che sono io, non saró piú quello che sono? […]

da Peter Handke, Lied Vom Kindsein (Elogio dell’infanzia), 1987

PER CHI
A partire dai 16 anni. Dedicato a chiunque voglia scoprire il museo senza fretta.
Non sono richieste particolari abilità se non il desiderio di “giocare seriamente” con l’arte contemporanea. Ciascuno verrà invitato a partecipare a piccoli momenti performativi, a raccontarsi e raccontare attraverso gli strumenti che l’arte visuale offre. Il tutto con leggerezza e profondità.

COSA
Sei laboratori, ciascuno pensato per un piccolo gruppo di persone che desidera vivere il museo in modo nuovo e che cerca un luogo dove gustare l’arte in un tempo dilatato, ma, allo stesso tempo, sogna di concedersi uno spazio nel quale dare libero corso al desiderio di creare.
L’intenzione è di muoversi nelle sale della GAMeC senza fretta, in cerca di un dialogo sottile e profondo con le opere che offriranno ai partecipanti spunti di riflessione e possibilità di sperimentazione multisensoriale.
Il corpo sarà lo strumento privilegiato attraverso il quale entrare in risonanza con lo spazio, con le opere e gli altri partecipanti. Si proporranno sperimentazioni grafico-pittoriche per fissare l’esperienza in forma concreta.

COME
È possibile l’iscrizione a uno o più appuntamenti. Ogni incontro si svolgerà in una diversa sala del museo, prevedrà un momento iniziale di incontro e dialogo con le opere, un lavoro di gruppo e un’attività individuale in relazione all’opera o alla tematica affrontata. Ogni laboratorio si chiuderà con un breve momento di condivisione.

Gli incontri del primo ciclo di questo laboratorio sperimentale saranno dedicati alle mostre inaugurate alla GAMeC il 6 ottobre scorso.

• Fabio Mauri.Arte per la legittima difesa

La mostra offre l’opportunità di elaborare il tema del “muro” inteso come spazio fisico, ma anche mentale, come luogo visibile della separazione, del confine, della protezione e della divisione.
Altro lavoro dell’artista oggetto di esplorazione e analisi sarà la serie Fine. Il termine, con il suo duplice significato, come conclusione o scopo da conseguire, conduce la riflessione in territori ampi e articolati.

• Michelangelo Pistoletto. Immagini in più, Oggetti in meno, un paradiso ancora

Il laboratorio si muoverà a partire dalle direttrici indicate dal titolo della mostra. Le “immagini in più” verranno prodotte dai partecipanti che avranno l’opportunità di entrare fisicamente nell’opera di Pistoletto, attraverso i suoi Quadri specchianti.
Gli Oggetti in meno faranno da cornice a una serie di sperimentazioni sul senso della presenza, dell’essere e dell’occupare uno spazio fisico.
Infine, l’esplorazione si focalizzerà sulla ricerca del Terzo paradiso, luogo fisico e mentale attraverso il quale dare forma a una possibile trasformazione del reale.