Laboratorio pensato per un piccolo gruppo di adulti (a partire dai 16 anni). Dedicato a chiunque voglia scoprire il museo senza fretta, gustare l’arte in un tempo dilatato, concedendosi uno spazio nel quale sperimentare e dar valore alla propria creatività.

Non sono richieste particolari abilità se non il desiderio di “giocare seriamente” con l’arte. Ciascuno verrà invitato a partecipare a piccoli momenti performativi, a raccontarsi e raccontare attraverso gli strumenti che l’arte visuale offre. Il tutto con leggerezza e profondità.

Il progetto ha preso forma nel 2016, in collaborazione con la GAMeC, con cui si sono messi a punto percorsi a partire dalla Collezione Permanente e dalle mostre temporanee.
In questa edizione si sperimenterà un nuovo attraversamento che avvicinerà lavori esposti alla GAMeC a opere dell’Accademia Carrara che trattano il genere dalla natura in posa.
Le opere dei due musei saranno il punto di partenza dal quale muoversi in cerca di un dialogo con la personale sfera creativa.
Il corpo sarà lo strumento privilegiato attraverso il quale entrare in risonanza con lo spazio, con le opere e gli altri partecipanti.
Si proporranno sperimentazioni grafico-pittoriche per fissare l’esperienza in forma concreta.

Dopo una prima fase di conoscenza e dialogo con l’opera presa in considerazione verrà proposta un’attività che potrà essere articolata nel corso di due appuntamenti. Ogni incontro si chiuderà con un breve momento di condivisione.

CALENDARIO INCONTRI:

7 e 14 dicembre 2017 – dalle 17:45 alle 19:15
Laboratorio dedicato all’opera Natura morta di Giorgio Morandi (1941)*
Arte come rituale da compiere in un lento procedere. Le variazioni sul tema aprono lo sguardo in direzione di nuove possibili realtà.

16 dicembre 2017 – dalle 15:30 alle 17:00  (in Accademia Carrara, Sala 23)
Laboratorio dedicato all’opera Strumenti musicali di Evaristo Baschenis (1670 ca.)
Arte come capacità di far risuonare il silenzio in uno scorrere costante del tempo, che si rivela solo all’occhio capace di soffermarsi sui segni sottili che si depositano istante dopo istante.

11 e 18 gennaio 2018 – dalle 17:45 alle 19:15
Laboratorio dedicato all’opera Paesaggio a Imbersago di Ennio Morlotti (1957)
Paesaggio come spazio capace di favorire esplorazioni che oltrepassano la superficie in direzione di una profondità materica.

25 gennaio e 1 febbraio 2018 – dalle 17:45 alle 19:15
Laboratorio dedicato all’opera Paesaggio di Luis Feito (1959)
Dare valore alla capacità evocativa. Risvegliare la sensibilità cromatica, fonte dalla quale raccogliere memorie che tendono a dissolversi.

N.B. In occasione di ogni secondo appuntamento proseguirà la sperimentazione a partire dal precedente.
La sola partecipazione al secondo incontro dedicato a un’opera darà comunque la possibilità di conoscerla e di elaborare il proprio progetto personale.

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* Prestito proveniente dalla Collezione di Paola Giovanardi Rossi.
Il dipinto resterà esposto accanto all’opera Natura morta (1959) – parte della Collezione Permanente della GAMeC – fino al 25 febbraio 2018.