Giunge all’undicesima edizione il Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize, l’importante riconoscimento internazionale dedicato a curatori under 30 ideato dalla GAMeC nel 2003 con il sostegno del Gruppo Bonaldi, e nato dalla volontà di ricordare la passione per l’arte e per il collezionismo di Lorenzo Bonaldi.
Sino dalla sua costituzione, il Premio ha inteso sottolineare la centralità e il significato della figura del curatore nel panorama artistico internazionale attraverso la produzione di un progetto di mostra inedito, concepito sulla base di uno spazio espositivo e di un budget assegnati.
In concomitanza con l’apertura al pubblico della nuova mostra Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione, a cura di Anna Daneri e Lorenzo Giusti, il prossimo 15 ottobre sarà annunciato il vincitore dell’undicesima edizione del Premio, che vede concorrere i seguenti curatori under 30:
Agencia 17 (Julia Castelló e Ali A. Maderuelo)
Nominati da Mariana Cánepa Luna e Max Andrews, Fondatori della piattaforma curatoriale Latitudes di Barcellona
Giulia Colletti
Nominata da Ilaria Marotta e Andrea Baccin, Fondatori di Cura., Roma
Panos Giannikopoulos
Nominato da Marily Konstantinopoulou e Dimitra Nikolou, Co-fondatori e Direttori di ARTWORKS, Atene
“Mehdi & Badrou” (Mehdi Meklat e Badroudine Saïd Abdallah)
Nominati da Mouna Mekouar, Curatore indipendente e critico d’arte, Marocco/Francia
La giuria, presieduta da Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC, e composta da
Marina Fokidis, Curatrice indipendente e scrittrice, Atene
Roberta Tenconi, Curatrice, Pirelli HangarBicocca, Milano
assegnerà il Premio al progetto riconosciuto come più innovativo.
La valutazione tiene conto di molteplici punti di vista: critico, teorico, contenutistico ma anche pratico ed economico.
Il progetto vincitore sarà ospitato alla GAMeC nel 2022.
Le edizioni del Premio hanno visto realizzati nel corso degli anni i seguenti progetti: Another Zero, a cura di November Paynter (2004); No Manifesto, a cura di Andrea Viliani (2005); Aesthetics/Dietetics, a cura di Mizuki Endo (2006); Data Recovery, a cura di Övül Durmusoglu (2008); L’ipotesi del Cristallo, a cura di Yoann Gourmel ed Élodie Royer (2010); The Log-O-Rithmic, a cura di Fredi Fischli e Niels Olsen (2012); Mississippi, a cura di Sam Korman (2014); Soft Crash, a cura di Xiaoyu Weng (2016); Enchanted Bodies / Fetish for Freedom, a cura di Bernardo Mosqueira (2018) e In The Forest, Even The Air Breathes, a cura di Abhijan Toto (2020).
Le biografie dei curatori in concorso sono disponibili a questo link.