Dal 28 settembre 2012 al 20 gennaio 2013 lo Spazio Zero della GAMeC ospita la mostra The Log-O-Rithmic, progetto vincitore della VI Edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize.

Segnalato da Nicolaus Schafhausen (all’epoca Direttore e Curatore del Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam e dal prossimo autunno Direttore della Kunsthalle di Vienna), Fredi Fischli è stato premiato a novembre 2011 da una giuria internazionale composta da Giacinto Di Pietrantonio (Direttore GAMeC), Alex Farquharson (Direttore, Nottingham Contemporary) e Viktor Misiano (Capo Redattore, Moscow Art Magazine).

La giuria ha apprezzato, tra tutti i progetti di mostra presentati, l’originalità del progetto di Fredi Fischli con la seguente motivazione:

il progetto dimostra un profondo coinvolgimento con i processi di produzione artistica e li pone come essenziali all’atto della messa in scena espositiva. In questa mostra gli artisti si trovano al centro del palcoscenico e il progetto è ben calibrato rispetto alla scala e alle possibilità di questo contesto.

La mostra The Log-O-Rithmic si ispira al lavoro The Log-O-Rithmic Slide Rule, un’opera concettuale degli architetti Trix e Robert Haussmann. Formatisi nel contesto del modernismo svizzero, essi hanno approfondito negli anni la sperimentazione di questa corrente. Il loro sodalizio ha avuto inizio nel 1967 con l’opera Anti-Chair, una seduta realizzata con tubi al neon, e con l’apertura di Allgemeine Entwurfsanstalt, uno spazio dedicato al design e all’architettura. Oltre alla realizzazione di una vasta gamma di edifici e progetti di mobili, il duo ha prodotto un ricco corpus di opere teoriche che ha messo in discussione numerosi dogmi nel campo dell’architettura.
Nel 1980 Robert Haussmann è stato ricoverato in un centro medico per ristabilirsi da una malattia. Durante questo periodo di convalescenza, in cui non è stato in grado di lavorare, egli ha concepito The Log-O-Rithmic Slide Rule, un dispositivo ludico che si ispira ai principi del movimento OuLiPo e che, grazie al proprio potenziale combinatorio, offre infinite possibilità per la progettazione di architetture, linguaggi e immagini.

In occasione della mostra ospitata alla GAMeC, sette artisti contemporanei sono stati invitati a riattivare The Log-O-Rithmic Slide-Rule e a reinterpretarlo fornendo ciascuno una lettura personale. Il progetto dei due architetti svizzeri rappresenta, infatti, il punto di partenza della mostra e il comun denominatore delle opere esposte.
I lavori di Uri Aran, Karl Holmqvist, Kaspar Müller, Ken Okiishi, Oliver Payne, Emanuel Rossetti e Anicka Yi (installazioni-video, dipinti, sculture e disegni) analizzano la lingua e la scrittura da diverse prospettive, ‘giocando’ con le lettere dell’alfabeto, per creare un lessico nuovo e per comprendere i significati molteplici, e a volte nascosti, delle parole e delle cose.

La mostra è realizzata grazie al contributo dell’Istituto Svizzero