Venerdì 17 maggio 2019 l’associazione The Blank Contemporary Art, in collaborazione con la GAMeC di Bergamo e l’Accademia di belle arti G. Carrara, presenta My Little Big Data di Eva e Franco Mattes, con un talk aperto al pubblico e la proiezione in anteprima dell’opera video che entrerà a far parte della Collezione del museo.

My Little Big Data è un progetto degli artisti Eva e Franco Mattes promosso da The Blank Contemporary Art, vincitore della terza edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, con il sostegno di Fotomuseum Winterthur e di Biennale di Atene e la collaborazione di GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e di istituzioni internazionali quali: Istituto Italiano di Cultura, Barcellona; Goldsmiths University, Londra; New School University, New York.

My Little Big Data è una riflessione sul significato del “vivere connessi” e su quanto la nostra vita pubblica e privata stiano diventando quasi indistinguibili. Ogni nostra azione online lascia una traccia invisibile sepolta nei dati. Nel loro insieme queste tracce possono rivelare dettagli molto intimi su di noi, ad esempio i cambiamenti
negli stati emotivi, le relazioni interpersonali, la visione politica o la posizione geografica. Le nostre informazioni personali sono costantemente raccolte, organizzate, analizzate e vendute da una serie di attori come agenzie governative, social media, istituti bancari o applicazioni per smartphone. Tutte queste entità sono in competizione per influenzare il comportamento degli utenti, traducendolo in profitto e consenso politico. My Little Big Data è un’indagine fai-da-te che mira a rivelare la forma e la misura in cui i nostri dati personali possono essere estratti e sfruttati.

Negli ultimi dieci mesi Eva e Franco Mattes, in collaborazione con la Share Foundation di Novi Sad, hanno analizzato i metadati di oltre 70.000 e-mail personali inviate e ricevute tra il 2007 e il 2017, ricavandone “psicografici” che interpretano questi dati, i network personali e interpersonali dei due artisti, le loro abitudini comportamentali, i pattern ricorrenti e le anomalie. I risultati dell’analisi sono stati tradotti in un’installazione composta da chilometri di cavi colorati, psicografici stampati su mobili per ufficio e un video essay che saranno presentati in manifestazioni culturali internazionali, inclusa la partecipazione all’ultima
edizione della Biennale di Atene, una mostra personale presso il Care of di Milano e il Fotomuseum Winterthur di Zurigo, due conferenze accademiche alla Goldsmiths University di Londra e alla New School University di New York e una presentazione all’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona.

Utilizzando strumenti informatici e algoritmi di analisi gli artisti aspirano a creare una nuova consapevolezza dell’attuale sfruttamento dei dati e del loro potenziale utilizzo, trasformando queste tecnologie in uno strumento accessibile a tutti, per dare vita a nuove narrative per comprendere e sperimentare creativamente con esse.

Il 17 Maggio 2019 dalle 15.30 alle 17.30 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospiterà un incontro con gli artisti, aperto al pubblico, promosso insieme all’Accademia di belle arti G. Carrara nell’ambito del corso di Fenomenologia dei Media della Prof.ssa Claudia D’Alonzo, cui seguirà la presentazione ufficiale del progetto da parte di Stefano Raimondi, presidente The Blank Contemporary Art e di Lorenzo Giusti, Direttore GAMeC.

Dalle ore 13.00 alle 18.00 il video My Little Big Data sarà visibile in anteprima nella Sala Proiezioni del museo e per l’occasione sarà possibile accedervi gratuitamente.