La VIII Edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – Enterprize – riconoscimento volto a sostenere la ricerca di un curatore under 30 – è stata vinta da Xiaoyu Weng e dal suo progetto di mostra dal titolo Soft Crash.
La giuria composta da
Chiara Bertola – Responsabile per l’arte contemporanea della Fondazione Querini Stampalia, Venezia e ideatrice del Premio FURLA
Martin Clark – Direttore della Bergen Kunsthall, Bergen
Giacinto Di Pietrantonio – Direttore, GAMeC, Bergamo
Stefano Raimondi – Curatore, GAMeC, Bergamo
dopo aver considerato tutti i progetti partecipanti come accurati, molto originali e aderenti alle più recenti ricerche di arte contemporanea, all’unanimità ha deciso di assegnare il premio di questa edizione al progetto che è stato in grado di spiegare al meglio uno degli aspetti fondamentali del contemporaneo, ovvero come la tecnologia e la macchina siano stati in grado di influenzare e cambiare l’essere umano.
Il curatore ha scelto e selezionato artisti e opere d’arte che approfondiscono con precisione questo tema. Allo stesso tempo, ha presentato un allestimento in grado di trasformare lo Spazio Zero della GAMeC in un ambiente molto suggestivo, coerente e imprevedibile. Il modo creativo di Xiaoyu Weng di avvicinarsi all’idea mostra è sembrato alla giuria molto convincente nel contesto di un premio curatoriale che fin dall’inizio persegue lo scopo di portare nella città di Bergamo le pratiche curatoriali più innovative e originali.
Il progetto sarà realizzato e ospitato alla GAMeC nel 2016.
La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 26 ottobre 2015 a chiusura di Qui Enter Atlas. Simposio Internazionale di Curatori Emergenti, che ha visto i 5 candidati del Premio Lorenzo Bonaldi confrontare esperienze personali e posizioni teoriche e metodologiche con una ventina di giovani curatori provenienti da corsi in pratiche curatoriali.
La VI edizione di Qui. Enter Atlas – Simposio Internazionale di Curatori Emergenti ha infatti presentato un’importante novità: la trasformazione del convegno in un workshop rivolto a studenti o ex-studenti segnalati dalle principali scuole curatoriali italiane che hanno avuto la possibilità di presentare un progetto espositivo pensato per lo Spazio Caleidoscopio, parte della Collezione Permanente della GAMeC. Il progetto prevede la messa in relazione di una o più opere esposte nella Collezione del museo con opere di altri artisti contemporanei.
La giuria ha decretato vincitori i progetti di Lucrezia Calabrò Visconti e di Elena Cardin, che saranno realizzati tra il 2016 e 2017, con le seguenti motivazioni:
Lucrezia Calabrò Visconti
Selezionata dalla scuola curatoriale CAMPO – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Progetto: Dear Betty: Run Fast; Bite Hard!
Per la capacità di trasporre la poetica futurista negli orizzonti del contemporaneo, trasformando letteralmente lo spazio in un caleidoscopio di suggestioni e stimoli. L’opera della Collezione Permanente selezionata come punto di partenza del progetto è “La Cara Betty” di Umberto Boccioni (1909).
Elena Cardin
Selezionata dalla scuola curatoriale A Plus A, Venezia
Progetto: Deus sive Natura
Per la meticolosa e preziosa ricerca svolta con l’archivio della Fondazione Hartung di Parigi che ha messo in luce un aspetto poco noto della ricerca dell’artista, facendola dialogare in modo proficuo e non banale con le opere di due giovani artisti. L’opera della Collezione Permanente selezionata come punto di partenza del progetto è “T1964-R9” di Hans Hartung (1964).