La sezione di Italianistica del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate dell’Università degli Studi di Bergamo in collaborazione con il Centro di studi “Aldo Palazzeschi” dell’Università degli Studi di Firenze e con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo organizza il Convegno “Palazzeschi e i territori del comico” nei giorni 9, 10 e 11 dicembre dedicato all’opera poetica e narrativa del grande scrittore fiorentino, soprattutto nei suoi aspetti fantastici e grotteschi strettamente legati allo sviluppo del genere comico nella letteratura italiana del Novecento.

Durante le sessioni congressuali, ospitate sia nelle sedi universitarie di Piazza Vecchia e di S. Agostino sia negli spazi della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo si tratteranno, parallelamente, esempi di comico riscontrabili anche in Giovanni Verga, Luigi Pirandello, nei romanzi di Italo Svevo, nei libretti d’opera di primo Novecento e nell’opera di Angelo Fortunato Formiggini.

Il Convegno si propone sia come un alto momento di sintesi scientifica per lo studio dell’opera di Aldo Palazzeschi, sia come incentivo per l’ulteriore approfondimento e sviluppo degli studi sul comico italiano.

Integra il convegno una serie di eventi collaterali con ospiti di eccezione: dalla giornata di venerdì 10 dicembre, presso la GAMeC, con la proiezione del video “Palazzeschi si legge e si racconta”, a cura di Simone Magherini e in collaborazione con la Sede Regionale Rai della Toscana, in cui l’autore parla di sé attraverso la lettura delle sua opera nella dimensione esaltante della memoria, e con la presenza dell’attore Maurizio Donadoni che propone la lettura di poesie e brani della narrativa di Aldo Palazzeschi.

Nella giornata di sabato sarà ospite, nella sede dell’Università di Bergamo di S. Agostino, lo scrittore Andrea Camilleri; l’ incontro, durante il quale lo scrittore presenta il suo ultimo lavoro, sarà coordinato da Salvatore Nigro.

Durante l’intera durata del convegno è possibile visitare la mostra documentaria Il codice della libertà. Aldo Palazzeschi (1885 – 1974)realizzata dal Centro di Studi “Aldo Palazzeschi” di Firenze e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo nello Spazio ParolaImmagne della Galleria. La mostra è a cura di Laura Diafani, Simone Magherini e Francesca Mecatti con la collaborazione di M. Cristina Rodeschini Galati (Direttore d’Istituto della GAMeC).

La mostra si articola in quattordici sezioni: Infanzia ; Attore o poeta?; L’esordio poetico; La stagione futurista; «L’Italie, démenage à Paris»; «La guerra mi uccide giorno per giorno» ; «Un addio alla poesia? O un principio di vita nuova?»; Dalle «Stampe dell’800» al «Palio dei buffi», attraverso le «Sorelle…»; Da Piazza Beccaria a Via dei Redentoristi, ma «la nascita non si cancella»; Gli anni Quaranta nel segno dei «Tre imperi… mancati e di Celestino Cuccoli; Aldo approda a Venezia e pubblica «Roma»; Conteso tra Vallecchi e Mondadori;L«immarcescibile» Aldo diviene Palazzeschi «pater» ; «L’anima a Dio, il corpo alla terra, la roba a chi va», che in ordine cronologico, compreso tra la nascita dello scrittore (1885) e la sua scomparsa (1974), presentano manoscritti, libri, ritagli, fotografie provenienti dal Fondo Palazzeschi e da alcuni fondi acquisiti per donazione dal Centro di Studi. Completano alcuni autografi palazzeschiani e rare prime edizioni.

Questo importante repertorio di pubblicazioni è accompagnato da pannelli con epigrafi che si avvalgono di dirette testimonianze dello stesso Palazzeschi corredati da un importante e spesso inedito apparato iconografico (fotografie, disegni, quadri, oggetti, sculture).

Alla mostra si affianca la pubblicazione di un catalogo che attraverso un fitto e intrecciato concerto di voci dell’autore (memorie, retrospettive autobiografiche, carteggi, articoli, recensioni, interviste, versi, brani narrativi) fa luce sull’intera traiettoria della laboriosa carriera umana e artistica dello scrittore.