Mercoledì 18 settembre, ore 18:30
GAMeC, Spazio Servizi Educativi
Ingresso libero
La GAMeC di Bergamo è lieta di presentare al pubblico il dipinto La scuola di Funi (Ritratto con la statua) realizzato da Achille Funi nel 1961 e recentemente donato dall’architetto Abramo Bugini, da sempre attivo, attraverso le sue competenze professionali, nella vita culturale della città.
L’opera, realizzata da Funi nell’ultimo anno di insegnamento e direzione dell’Accademia di Brera, manifesta le sue due anime di artista e insegnante, ruolo sempre da lui inteso come presenza e guida e mai come imposizione di stile.
In un ambiente dal richiamo accademico è ritratto il volto di profilo di Gianni Colombo, allievo devoto che esemplifica tuttavia il cambio di rotta, il rinnovamento degli interessi, dei modi e dei mezzi artistici che si evolvono a Milano in quegli anni.
La mano di un personaggio fuoricampo – probabilmente lo stesso Funi – indica una statua a metafora del “canone classico”, espresso anche dalla magistrale stesura pittorica, monito allo studio e alla pratica del disegno, e riferimento all’importanza del movimento ritmico nello spazio.
Un dipinto di significativa rilevanza stilistica e teorica, che va ad aggiungersi ai lavori del Maestro che la GAMeC già conserva nella propria Collezione.
L’architetto sceglie di donarlo al Comune di Bergamo per la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea a testimonianza dell’importanza giocata nella propria evoluzione personale e professionale dalla componente più propriamente artistica e dall’insegnamento di Funi.
Durante l’incontro sarà inoltre presentata l’altra importante donazione che Abramo Bugini ha destinato alla città, per la Biblioteca Civica Angelo Mai: il suo Archivio, completo della documentazione progettuale dal 1945 al 2018 e corredato da un elenco analitico – prezioso in vista della futura inventariazione –, che ne testimonia la metodologia di lavoro. Un dono che si completa con l’opera Dell’arte dei giardini inglesi di Ercole Silva (1801), in perfetto stato di conservazione, e incrementa il nucleo degli archivi di architetti e ingegneri, delle collezioni iconografiche e cartografiche e l’Archivio Storico Comunale conservati alla Mai.
Interverranno:
Lorenzo Giusti, Direttore GAMeC
Maria Elisabetta Manca, Direttrice Biblioteca Civica Angelo Mai
Giovanna Brambilla, Responsabile Servizi Educativi GAMeC
Abramo Bugini, Architetto
BIOGRAFIA
Formatosi all’Accademia di belle arti G. Carrara dal 1945 al 1951, anni della direzione di Achille Funi (1945-53), Abramo Bugini (Osio Sotto, Bergamo, 1931) consegue la laurea in architettura al politecnico di Milano nel 1962 sotto la guida di Ernesto Nathan Rogers. Da qui dedica le sue attenzioni e la sua attività in particolare alla salvaguardia e al recupero di edifici e centri storici, considerando il paesaggio nel complesso delle sue componenti naturali, urbane, agricole e industriali.
Negli anni si muove quindi tra impegni per il restauro architettonico, la progettazione urbanistica e ambientale, l’edilizia pubblica (scolastica, sportiva, culturale), coprendo anche incarichi in commissioni di supervisione pubblica. Partecipa attivamente allo sviluppo e alla crescita dell’associazione Italia Nostra, sezione di Bergamo.
Tra i progetti da lui seguiti si ricordano, tra gli altri: la scoperta di un palazzetto altomedievale a Calepio; il restauro del Monastero di San Benedetto; il progetto di recupero della chiesa romanica di San Giorgio ad Almenno San Salvatore, della chiesa quattrocentesca di San Pietro a Stezzano; i piani regolatori a sua cura in provincia di Bergamo a Valbrembo, Paladina, Verdello, Stezzano, Dalmine.