La GAMeC ospita la presentazione del libro Per le strade dell’arte (Skira, 2018), che raccoglie le riflessioni sul mercato dell’arte di Casimiro Porro, fondatore nel 1959 di Finarte, la prima casa d’aste italiana, liquidata nel 2000.
Tesi principale dell’autore, forte di una consolidata esperienza sul campo, è che il settore pubblico debba regolare i rapporti tra il mercato dell’arte e le istituzioni museali, integrandoli in un’ottica di scambio e di sostegno reciproco. Un pensiero alla cui base vi è la convinzione che le opere d’arte debbano liberamente circolare con il fine ultimo di una fruizione e di una valorizzazione le più ampie possibile.
Il libro, scritto in collaborazione con Gianpietro Borghini, è ricco di memorie e di racconti su amici e intellettuali del Novecento italiano che hanno contribuito a fare la storia di Finarte, cui Porro dedica brevi capitoli: Gianfranco Ferroni, Giovanni Testori, Carlo Volpe, Federico Zeri, Giuliano Briganti, Paolo Volponi. La rievocazione di aneddoti, personaggi, e perfino scherzi goliardici, consente di arricchire di numerosi dettagli il racconto del mondo del mercato dell’arte in Italia degli ultimi sessant’anni.
Il volume si chiude con una serie di interviste a quattro grandi amici di Porro, che parlano delle loro collezioni riflettendo, al contempo, sul destino del collezionismo e del mercato dell’arte in Italia: Mario Scaglia, Guido Rossi, Giuseppe Iannaccone e Francesco Micheli.
Interverranno:
Lorenzo Giusti, Direttore GAMeC
Casimiro Porro e Gianpietro Borghini, autori del volume
Mario Scaglia, Presidente onorario GAMeC e collezionista
Mercoledì 16 ottobre 2019, ore 18:30
GAMeC, Spazio ParolaImmagine
Ingresso libero
Casimiro Porro è stato cofondatore, insieme a Gian Marco Manusardi, di Finarte (1959), la prima casa d’aste italiana del Novecento; è stato eletto più volte presidente dell’ANCA-Associazione Nazionale Case d’Asta. Nel 2002 ha fondato e guidato la Porro & C., continuando a operare attivamente nel settore.
Anima delle più importanti aste tenutesi in Italia, oltre alla curatela di numerosi cataloghi ha di volta in volta condensato le proprie riflessioni in varie interviste e volumi, fra cui Il mercato dell’arte di Christian Herchenröder (Bombiani, 1980) e Una vita in asta (Longanesi, 1999).
Gianpietro Borghini è stato corrispondente da Londra per il settimanale Rinascita e vicedirettore del
quotidiano l’Unità. Per Einaudi ha tradotto dal russo opere del filosofo Aleksandr Herzen e, per il Mulino,
dello storico Viktor Rutenburg. Ha ricoperto gli incarichi di assessore e presidente del Consiglio regionale
della Lombardia e, tra il 1992 e il 1993, nei drammatici frangenti di Tangentopoli, di sindaco di Milano.
Del suo amore per la metropoli lombarda è testimone, fra altri, il volume Sempre Milano (Baldini &
Castoldi, 1993).