La collaborazione con la Casa Circondariale, che ha avuto inizio nel 2006, ha consentito negli anni di sviluppare importanti progetti con l’obiettivo di far conoscere ai detenuti la GAMeC e il mondo dell’arte, intesi come agorà di pensiero critico e spazio per l’attivazione di nuovi scenari di senso dell’esistenza di ciascuno.

Quest’anno i nostri Servizi Educativi hanno strutturato un percorso legato alla mostra Ti Bergamo – Una comunità, che ha visto il coinvolgimento di diverse realtà.

Marta Begna, Educatrice Museale GAMeC, ha guidato i detenuti nella realizzazione di elaborati nati da una riflessione sul disegno Individually Together di Dan Perjovschi, parte della serie Virus Diary: tante case separate, ma in cui le lettere contenute in ciascuna creano la parola “collective”. I lavori saranno esposti alla GAMeC nel mese di giugno, in occasione della mostra Regina. Della scultura.

La classe IV F dell’ITCTS Vittorio Emanuele II, guidata dall’Educatrice museale Sabrina Tomasoni e con l’aiuto del regista Davide Cavalleri, ha realizzato una visita guidata virtuale alla mostra composta dagli interventi degli studenti registrati su Google Meet.
Il video è disponibile a QUESTO LINK.

Maria Grazia Panigada, Direttrice della stagione di prosa del Teatro Donizetti, in collaborazione con il gruppo “Patrimonio di Storie”, ha messo a punto un metodo di narrazione nato in GAMeC e sviluppato successivamente anche agli Uffizi e in altri musei e istituzioni culturali.
Le testimonianze dei detenuti e degli studenti dell’ITCTS Vittorio Emanuele II sono racchiuse in un documento che vi guiderà alla scoperta delle opere in mostra attraverso narrazioni legate al vissuto di ciascuno.

CLICCA QUI per scaricarlo.

Inoltre, lunedì 22 febbraio le opere di Dan Perjovschi, Mariella Bettineschi, Camilla Marinoni parte della mostra Ti Bergamo – Una comunità sono state portate nella Casa Circondariale da Giovanna Brambilla, Responsabile dei Servizi Educativi GAMeC, per un momento di dibattito e scambio con i detenuti.

Un ringraziamento sentito alla Casa Circondariale di Bergamo per la rinnovata disponibilità e all’Associazione Homo, che ha sostenuto il progetto.

Si ringrazia
Camilla Rancati, tirocinante che ha seguito l’intero percorso e ha curato l’editing dei testi
Alison D’Ercole, tirocinante che ha realizzato i file audio, disponibili su richiesta per ipovedenti e non vedenti (scrivendo a servizieducativi@gamec.it)