Dal 2 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016, la GAMeC ospita una retrospettiva dedicata a Kazimir Malevič (Kiev, 1879 – Leningrado/San Pietroburgo, 1935), figura centrale e insostituibile dell’arte moderna, che ha attraversato uno dei periodi storico-artistici più intensi del Novecento.

Curata da Evgenija Petrova – Vice Direttore del Museo Russo di Stato di San Pietroburgo, e Giacinto Di Pietrantonio – Direttore della GAMeC di Bergamo, coprodotta dalla GAMeC e da GAmm – Giunti Arte mostre musei, in collaborazione con il Museo Russo di Stato di San Pietroburgo, la mostra, unica nel suo genere per completezza e per l’accurata indagine storico-critica, accoglie 50 opere di Malevič accanto a un nutrito corpus di lavori di importanti esponenti russi, appartenenti ai movimenti artistici di inizio Novecento, oltre a documenti e filmati relativi al periodo storico di riferimento.

L’iniziativa si tiene a cento anni dalla nascita del Suprematismo, la più radicale tra le avanguardie storiche del Novecento di cui Malevič è stato fondatore, leader, e maggiore interprete. Dopo la mostra alla Tate di Londra del 2014 – in cui sono state esposte alcune delle opere visibili anche in GAMeC – ad ottobre il museo bergamasco celebra quest’importante ricorrenza, in coincidenza con l’appuntamento della Fondazione Beyeler di Basilea che proporrà la ricostruzione della sala suprematista del 1915.

Malevič è internazionalmente considerato parte della triade pioneristica che ha aperto le nuove strade dell’arte del XX secolo: se Picasso ha contribuito maggiormente al rinnovamento della tradizione figurativa e Duchamp di quella concettuale, Malevič è colui che ha dato vita all’egemonia della tradizione dell’arte astratta, ancor oggi determinante.

La sua è stata, e continua a essere, una personalità chiave per il secolo scorso, grazie a una produzione complessa, che va oltre il solo lavoro astratto e la nascita del Suprematismo, corrente artistica fondamentale per lo sviluppo dell’arte del XX secolo.

Malevič, infatti, è un artista dalle molteplici sfaccettature; dopo un esordio simbolista e neoimpressionista, che riconsiderava le conquiste dell’arte affermatesi a Parigi verso la fine del XIX secolo, ha abbracciato lo sviluppo del Cubofuturismo, movimento che sintetizzava le conquiste del Cubismo francese di Braque e Picasso e del Futurismo italiano di Balla e Boccioni. Il suo è stato un percorso iniziale comune ad altri artisti russi suoi coetanei, quali Kandinskij, con cui partecipò alle prime collettive d’avanguardia.

In occasione della rassegna, i Servizi Educativi della GAMeC hanno promosso il progetto Tutti Pazzi Per Malevič, con il fine di costruire una rete di collaborazioni tra istituzioni, associazioni, enti della città e della provincia di Bergamo, riunendoli in un network d’eccellenza.

Tutti Pazzi Per Malevič, supportato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, vuole essere un investimento culturale di qualità sulla Città, che vede la GAMeC capofila di una nuova modalità progettuale, mirata alla valorizzazione delle risorse generate dalla mostra.

Catalogo GAmm Giunti.